"Il bacino idrografico del Torrente Ugione per la sua posizione geografica (NNO), la ricchezza di acque sorgive, ha condizioni stazionali di temperatura ed umidità che hanno favorito e favoriscono la persistenza di piante insediatesi in periodi climatici diversi dall'attuale. Lungo il corso del torrente è infatti presente il Nocciolo, il Carpino bianco, l'Alloro e le liane come la Vite selvatica e la Periploca. Quest'ultima pianta è di notevole interesse geobotanico perchè considerata un "relitto" terziario di origine pontica; come "pontico" è il qui presente Ciliegio canino, finora segnato per la Toscana solo sul Monte Pisano". Nella parte alta del bacino sono presenti anche l'Agrifoglio ed il Castagno, mentre nel sottobosco L'Euforbia delle faggete, la Mercorella canina, il Brugo e persino il Bucaneve, unica stazione dei Monti Livornesi. Nel bosco sono presenti anche ibridi quercini, come ka Cerro-Sughera.
Di particolare interesse floristico e fitogeografico ricordiamo: Silene latifolia, Papaver apulum, Galium mollugoe Bromus inermis (Ansaldo ed altri, 1988).
Gli affioramenti di rocce ofiolitiche del Poggio Corbolone oltre ad ospitare un contingente di importanti piante note come "serpentinofite", sono state oggetto, nel passato, di sfruttamento (miniere) per la presenza di Talco-Steatite.
Le acque di questo torrente ospitano, inoltre, una ricca fauna acquatica e rappresentano il luogo ideale per la riproduzione degli anfibi.
Numerose sono le specie rettili, uccelli e mammiferi che frequentano questo bacino. E' luogo ideale per i caprioli ed i cinghiali ed area di nidificazione del Pettirosso.
Importante, per il valore storico-culturale che rappresenta, è il monastero di Santa Maria della Sambuca, nato come romitorio tra la fine del 1100 e l'inizio del 1200, situato, in una vallata, nella parte più alta del torrente."
(estratto da: "Storia Naturale dei Monti Livornesi-Itinerari natura"- Gianfranco Barsotti - Belforte & C. Editori)
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BIBLIOGRAFIA:
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WIKIPEDIA:
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Le Colline livornesi
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